Occhio per occhio non fa sessantaquacchio

Occhio per occhio non fa sessantaquacchio

Ovviamente il modo di dire è “occhio per occhio, dente per dente”, ma così non fa sorridere! Ma soprattutto, in questa sede, non si vuole tirare in ballo anche i dentisti.

Un modo di dire con un concetto semplice che esprime un principio di proporzionalità che non lascia dubbi, e non da spazio ad interpretazioni. Un principio immediato ed elementare di rivalsa/vendetta che dava il diritto di rispondere in egual misura ad un danno ricevuto.

E’ la cosiddetta legge del taglione, in base alla quale si riconosceva la possibilità di infliggere un danno uguale all’offesa ricevuta, e questo riconoscimento aveva proprio la funzione di porre un limite preciso alle vendette che altrimenti degeneravano in risposte continue e sempre maggiori.

Insomma si tratta dei rudimenti basici di giustizia, per la determinazione di una pena che non fosse un fai-da-te. 

La più antica testimonianza della definizione di tali principi sembra essere contenuta nel Codice di Hammurabi, una raccolta di leggi scritte durante il regno di un sovrano babilonese tra il 1792 e il 1750 a.C.. Un Codice rinvenuto (e ora esposto nel museo del Louvre a Parigi) all’inizio del 1900 da un archeologo francese durante delle ricerche nella città di Susa (Susa in Iran, e non quella in provincia di Torino).

Si trovano riferimenti anche nella Bibbia: “Occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione”. E poi ancora:Se uno colpisce l’occhio del suo schiavo o l’occhio della sua schiava e glielo fa perdere, li lascerà andare liberi in compenso dell’occhio perduto”. Ed ecco trovata un’eccezione al senso di equità con lo schiavo, la cui libertà gli costa un’occhio della testa, mentre il suo padrone evita la mutilazione.

Da allora le leggi della giustizia si sono evolute stabilendo controvalori e pene più o meno equi, e considerando pesi e contrappesi alla ricerca di una giustizia giusta.

Quindi, occhio per occhio potrebbe anche fare sessantaquacchio, al di là del naturale e matematico otto per otto sessantaquattro …. naturale e matematico come il terzo principio della dinamica (o principio di azione e reazione, o terza legge di Newton) il quale afferma che “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”!

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