Gli occhi si strizzano

Gli occhi si strizzano

Strizzare è l’atto di stringere in modo eccessivo, torcere fortemente qualcosa in modo da farne uscire il liquido di cui è imbevuto.

L’immagine potrebbe essere quella della lavandaia di un tempo (prima delle lavatrici e delle asciugatrici) che annodava abilmente le lunghe lenzuola prima di stenderle per asciugarle al sole. Oppure, potrebbe essere l’immagine dello psicanalista che seduto su una comoda poltrona, strizza il cervello della persona in cura, e senza toccarla con un dito.

E poi ci sono gli occhi, che vengono strizzati (ma non letteralmente) seppur per non farne uscire il liquido in cui è imbevuto.

L’occhio si strizza per fare l’occhiolino, un accenno con gli occhi con certi particolari movimenti del viso.

L’occhio si strizza per ammiccare, come cenno d’intesa di chi vuol far intendere qualcosa non ancora espressa, con o senza malizia.

L’occhio si strizza quando si gioca a carte per segnalare al proprio compagno che si ha in mano l’Asso di briscola.

L’occhio si strizza anche delicatamente, come un accenno al chiudere gli occhi, con l’intenzione di focalizzare meglio ciò che si sta guardando.

E’ il modo istintivo con cui il miope cerca di aumentare la profondità di fuoco: socchiudendo gli occhi, le palpebre fanno da diaframma ed escludono i raggi che, per la loro angolazione, non riuscirebbero ad arrivare alla retina. Così si percepisce un’immagine più nitida.

E, curiosamente, il termine “miope” deriva dal greco “mýops”, composto da “mýo” chiudersi e “ops” occhio.

Torna Su
Close Zoom
Context Menu is disabled by theme settings.